(ANSA) – ROMA, 20 GEN – “Io non sono un singolo, ho un
partito di riferimento (il partito socialista, ndr) che valuta
la posizione da tenere, per cui ieri sera dopo la replica del
presidente Conte al Senato è stata convocata la segreteria del
mio partito per valutare tra l’astensione o il voto a favore
della fiducia. Io del resto ero già in maggioranza e quindi è
stata una scelta ancor più ponderata”. Così il senatore Riccardo
Nencini, di Italia viva (a cui garantì il simbolo politico,
necessario per creare un gruppo parlamentare) spiega il voto di
ieri al Senato, dopo essere stato riammesso alle urne in
extremis e confermando la fiducia al governo.
Sul futuro dell’esecutivo, Nencini ha aggiunto: “Se fossi in
Conte, riunirei subito la maggioranza per cercare di capire come
si può allargare, sapendo che questa non è una maggioranza
politica. Affinché diventi una maggioranza solida, però, non si
va a cercare tizio e caio ma si fa con un progetto politico che
riguardi il futuro dell’Italia. Questo progetto c’é? Noi abbiamo
fatto un’apertura di credito al governo, ora ci aspettiamo di
vederlo all’opera”. (ANSA).
Fonte Ansa.it