(ANSA) – TRIESTE, 16 OTT – “Vivo malissimo questa cosa, come
un tradimento da parte di una classe di lavoratori che da questo
presidente del Porto di Trieste è stata trattata con i guanti:
la sensazione è che siamo fronte a dei lavoratori culturalmente
molto deboli e facili da raggirare, credo siano stati spinti a
questo da forze esterne”. Lo ha affermato lo scrittore Paolo
Rumiz durante la conferenza stampa di avvio del festival Dedica,
a Pordenone.
“Io so quanto il presidente del Porto D’Agostino li ha amati,
assistiti uno per uno e non per paternalismo, ma affetto e lui
dice che se oggi lo rifiutano non ci sono le condizioni per
lavorare. Per la città è un suicidio: ieri avevamo migliaia di
veneti venuti a fare casino. Quando sono arrivati a Trieste per
trovare il porto hanno dovuto vedere Google maps. E’ chiaro che
si sono fatti raggirare da questa grande emozione irrazionale
pilotata dall’esterno che è il discorso dei no vax” (ANSA).
Fonte Ansa.it