(ANSA) – MILANO, 03 LUG – “Siamo vicini al picco dei tassi,
il picco è prossimo, non credo si andrà oltre quest’anno
nell’aumento dei tassi” ma allo stesso modo “non ci sarà un
taglio dei tassi all’inizio del 2024” perché la necessità di
contrastare un’inflazione persistente non consentirà alla Bce di
invertire presto la rotta.
Lo ha detto il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria
Gros-Pietro, nel suo intervento all’assemblea di Ucimu,
l’associazione dei produttori di macchine utensili.
Da parte delle banche centrali “si spera nell’atterraggio
morbido ma si tratta di una manovra non semplice” perché con la
stretta monetaria “non solo si rallenta la domanda ma si causa
anche una recessione”.
“La Bce si fermerà quando ci saranno concreti segnali di
abbassamento dell’inflazione: la Bce non può cessare la lotta
all’inflazione fino a quando non si
capisce che questa lotta la si sta vincendo e non siamo ancora
in questa fase”, ha spiegato Gros-Pietro.
“L’inflazione – ha ricordato – è nata da uno shock di offerta
soprattutto il prezzo dell’energia ma anche alcune materie
prime, anche alimentari. Questo shock ha tatto infiammare
l’inflazione e ci mette un po’ di tempo per penetrare negi altri
settori” Ma anche “quando ricomincia a scendere il costo dell’energia
ci vuole parecchio tempo prima che scenda l’inflazione core,
perché il meccanismo di discesa dell’inflazione è complicato:
bisogna che le imprese decidano di non fare più aumenti e finché
pensano che il mercato sia in grado di assorbirli continueranno
a farli. Ecco perché la lotta deve essere mantenuta fino a
quando si ottengono dei risultati”. (ANSA).
Fonte Ansa.it