(ANSA) – MILANO, 10 MAG – A fine aprile, il sito di
compravendita di criptovalute, Bolton Coin, è stato vittima di
una violazione da parte di terzi. Durante il furto, gli hacker
hanno trafugato anche 2500 carte di identità di utenti italiani.
Lo ha riferito l’azienda di cybersicurezza Yoroi, che parla di
un totale di 8,4 Gb di dati, pari a oltre 9 mila file. Nel furto
delle carte di identità, in corso di validità, anche le foto
degli utenti, che erano state caricate sulla piattaforma come
metodo di registrazione al servizio di ‘exchange’, che permette
di comprare e vendere le criptovalute dal proprio portafoglio
digitale. “Episodi come questo mettono a nudo la fragilità della
nostra vita digitale” ha commentato Marco Ramilli, Ceo di Yoroi.
“I dati reperibili dalle carte infatti potranno essere usati per
truffe e furti di identità. Mentre è compito delle autorità
indagare e bloccare il dataleak, è dovere di tutti noi mettere
al sicuro i nostri dati digitali e pretendere da ciascun
servizio i più alti standard di protezione”. I ricercatori di
Yoroi hanno individuato il database in vendita attraverso un
canale Telegram ma non si esclude che questo sia disponibile
anche su altri, compresi i vari forum sul dark web. Ancora
Ramilli: “Il consiglio per le persone coinvolte è proteggere la
propria identità digitale con password robuste, autenticazione
multifattore e protezioni biometriche, il prima possibile. Nel
frattempo suggeriamo a tutti di fare attenzione a messaggi
sospetti o provenienti da sconosciuti via sms o app, così come
attraverso la posta elettronica”. I siti di criptovalute sono
sempre più nel mirino dei criminali informatici. A fine marzo,
hacker hanno violato la piattaforma Ronin Network, rubando
moneta digitale per un valore di oltre 600 milioni di dollari,
il secondo hack più grande di sempre nel fiorente spazio delle
criptovalute, dopo quello ai danni di Poly Network nell’agosto
del 2021. (ANSA).
Fonte Ansa.it