Hirayama, da applausi l’antieroe di Wim Wenders

(ANSA) – CANNES, 25 MAG – Hirayama è un uomo che ha tante
chiavi, ma non è ricco. Lavora infatti come addetto alle pulizie
dei bagni a Tokyo. È lui il protagonista, un po’ antieroe e un
po’ angelo caduto, di Perfect Days di Wim Wenders, film in
concorso al festival di Cannes e applaudito all’anteprima
stampa, che arriverà in sala con Lucky Red. Circa cinquant’anni, baffi curati, Hirayama (Koji Yakusho)
sembra contento della sua vita semplice. È un uomo metodico, con
una vita quotidiana identica a se stessa, divisa tra la passione
per le fotografie digitali degli alberi (che seleziona e
cataloga in degli scatoloni), la musica (usa ancora le
musicassette d’epoca) e i libri, tra cui quelli di William
Faulkner e Patricia Highsmith, che prende regolarmente in
biblioteca. Per quanto riguarda la musica, già il titolo Perfect Days è
di per sé un riferimento al brano cult di Lou Reed, perché a
Hirayama piacciono i classici del pop-rock come Van Morrison,
Otis Redding e Patti Smith che lui ascolta regolarmente nel suo
furgone nero pieno di scope mentre gira nella modernissima
Tokyo. Che succede in Perfect Days? Ben poco dal punto di vista
degli avvenimenti, molto invece dal punto di vista emotivo. Il
protagonista, che ricorda i personaggi del muto anche per le
poche parole, per un periodo molto breve, come si vede nel film,
ospita nella sua piccola casa la nipote adolescente Niko e
saltuariamente poi frequenta un piccolo bar dove, ovviamente,
ordina sempre le stesse cose. Tra i suoi appuntamenti fissi c’è
anche quello con un bagno pubblico dove si fa una lunga doccia.
    Ma infine, dai pochi incontri e dai suoi sogni in bianco e nero,
si capisce che nella sua vita c’è una lunga zona d’ombra.
    (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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