(ANSA) – ROMA, 02 NOV – Per ovviare alle sanzioni Usa che
hanno reso difficile reperire processori per i suoi prodotti,
Huawei starebbe vagliando l’ipotesi di una fabbrica di chip a
Shanghai in cui non si utilizza tecnologia americana. Lo riporta
il Financial Times citando fonti a conoscenza dei fatti.
L’impianto sarebbe gestito da un partner, lo Shanghai IC R&D
Center. Si tratta una società di ricerca sui chip sostenuta dal
municipio di Shanghai, che aiuterebbe Huawei – senza esperienza
nella fabbricazione di chip – ad avere i prodotti necessari per
portare avanti le sue attività nel settore delle
telecomunicazioni.
Huawei – scrive ancora il quotidiano – vorrebbe ottenere chip
a 28 nanomwetri entro la fine del prossimo anno, da utilizzare
su smart tv e altri oggetti connessi, e processori a 20
nanometri nel 2022, per le apparecchiature 5G. La fabbrica non
servirebbe però agli smartphone dell’azienda cinese, che
necessitano di una produzione più avanzata. (ANSA).
Fonte Ansa.it