I chatbot hanno reso obsoleto il Test di Turing

(ANSA) – MILANO, 26 GIU – Il famoso Test di Turing,
sviluppato negli anni ’50 dal matematico Alan Turing, sarebbe
oramai obsoleto con l’avvento dei moderni software di
intelligenza artificiale, come ChatGpt. A dirlo è Mustafa
Suleyman, co-fondatore di DeepMind, una delle società del gruppo
Alphabet-Google, specializzata proprio in intelligenza
artificiale, che ha sviluppato un’IA capace di battere l’uomo
nel gioco del Go. Come spiega a Bloomberg, il tradizionale test
di Turing, pensato per distinguere il ragionamento umano da
quello di un programma a seguito di diverse domande, oggi non
avrebbe più senso, viste le capacità delle piattaforme di IA,
molte delle quali liberamente accessibili. La proposta di
Suleyman è dunque di avanzare nel ragionamento sulle nuove
tecnologie, stabilendo test che possano discernere tra diverse
tipologie di IA, piuttosto che tra queste e l’uomo. Il manager
propone un “moderno test di Turing”, da eseguire per valutare la
presenza di una cosiddetta ‘Aci’ o ‘artificial capable
intelligence’. Non una domanda ma un quesito più ampio, con cui
chiedere ad un’intelligenza artificiale di trasformare 100.000
dollari in 1 milione di dollari. Per fare ciò, il bot deve
ricercare un’opportunità commerciale, generare progetti per un
prodotto da vendere online, trovare un produttore e quindi
promuovere l’articolo, completo di una descrizione, su siti come
Amazon o Walmart.com. Suleyman si aspetta che l’IA arriverà a
lavorare con simili ragionamenti nel giro di due anni. “Non
dovremmo più interessarci a cosa dirà una macchina ma a cosa
potrà fare. A quel punto, si dovrà ragionare sulle conseguenze
per l’economia globale”. L’idea è riportata nel volume “The
Coming Wave: Technology, Power, and the Twenty-first Century’s
Greatest Dilemma”. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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