I genitori del giovane ucciso a Tel Aviv, era semplice e modesto

(ANSA) – ROMA, 08 APR – “La semplicità, la riservatezza, e la
modestia” erano i segni distintivi di Alessandro Parini. Lo
dicono i genitori dell’avvocato 35enne ucciso in un attentato a
Tel Aviv lasciando la casa del figlio a Monteverde, a Roma.
    “Dove è arrivato e i traguardi da lui ottenuti – aggiungono –
non li conosceva nessuno, solo lo studio per cui lavorava.
    Alessandro era fatto così”.
    Arrivati in casa del figlio in tarda mattinata, con le
lacrime agli occhi, entrando hanno ripetuto: “Siamo i genitori.
    Non ce la facciamo proprio” a parlare. I genitori sono usciti
di casa con un zaino, qualche busta e dei fiori in mano.
    “Era educato e riservato. Viaggiava tanto e viveva da solo.
    L’avevo visto prima di partire. Era felice, certamente come
chiunque prima di un viaggio”, ha detto un vicino di casa. “Era
un bravo ragazzo. Una persona meravigliosa ma in questo momento
ogni parola sarebbe superflua”, ha aggiunto.
    La sua pagina Facebook testimonia della passione per i viaggi
in Medio oriente, come quello che aveva fatto nel 2019 a Petra e
Wadi Rum in Giordania. Altre foto lo mostrano impegnato in una
gita in bicicletta sulla pista ciclabile lungo il Tevere, con lo
sfondo di Castel sant’Angelo, ad un matrimonio di amici e a
Milano, in piazza del Duomo. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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