(ANSA) – ROMA, 01 LUG – I giganti di Bonifacio Angius è il
film italiano in gara nel concorso internazionale alla 74/a
edizione del Festival di Locarno (4 – 14 agosto) con al debutto
il nuovo direttore, Giona A. Nazzaro. Tra gli altri 17 titoli
della sezione competitiva principale, provenienti da 20 paesi,
Zeros and ones di Abel Ferrara con Ethan Hawke e Valerio
Mastandrea (l’Italia coproduce con Germania e Usa); After Blue
di Bertrand Mandico; Medea del russo Alexander Zeldovich;
Petite Solange della regista Axelle Ropert con Lea Drucker
(Francia). A valutare i film che aspirano al Pardo d’oro una
giuria composta dai cineasti Eliza Hittman (Presidente), Kevin
Jerome Everson e Philippe Lacote, e le attrici Leonor Silveira
e Isabella Ferrari. Tra i film per la location più spettacolare del Festival, la
Piazza Grande, in grado di accogliere fino a 8000 spettatori
(l’ingresso sarà consentito prenotando il posto online e
presentando un green pass) verranno presentati fra gli altri il
blockbuster Free Guy di Shawn Levy con Ryan Reynolds, il biopic
su Aretha Francklin Respect di Liesl Tommy con Jennifer Hudson e
Forest Whitaker e Vortex di Gaspar Noé con Dario Argento attore.
Ad aprire come già annunciato sarà Beckett di Ferdinando Cito
Filo Marino e tra i titoli italiani c’è anche il film animato
Yaya e Lennie – The Walking liberty di Alessandro Rak, entrambi
in prima mondiale. Marco Bellocchio è in concorso in Pardi di
domani – Corti d’autore, con il suo film breve Se posso
permettermi. La retrospettiva principale è dedicata a Alberto
Lattuada.
Con il programma “abbiamo provato a evidenziare la gioia e la
sorpresa che possono nascere dal guardare un film – spiega in
conferenza stampa Giona A. Nazzaro -. Ci siamo detti, ‘la noia
è vietata’. Non si poteva trascurare la relazione con il
pubblico e così abbiamo costruito il programma per la Piazza
Grande come montagne russe di emozioni, con alla base varietà
e diversità. Riavere le luci spente e lo schermo accesso in
Piazza grande sarà un simbolo che dirà ‘siamo tornati’, la
pandemia non ha vinto, il cinema è ancora qui”. (ANSA).
Fonte Ansa.it