(ANSA) – ROMA, 30 DIC – Almeno tre membri del commando
saudita condannato per l’omicidio di Jamal Khashoggi in Turchia
vivono e lavorano “in alloggi a sette stelle” all’interno di un
complesso di sicurezza gestito dal governo a Riad. Lo ha
riferito una fonte collegata ai vertici dell’intelligence
saudita che ha parlato con due testimoni, riporta il Guardian.
I killer del giornalista del Washington Post, critico del
regime di Riad e ucciso nel consolato di Istanbul, erano stati
condannati all’ergastolo. Ma stando a questa nuova rivelazione,
stanno scontando la loro pena in condizioni di agio con la
possibilità di ricevere visite periodiche dei familiari: in
netto contrasto con le assicurazioni della corte saudita e del
potente erede al trono Mohammed bin Salman che i responsabili
dell’omicidio avrebbero subito una punizione esemplare.
Questi sviluppi rendono ancora più fitta la trama del caso
Khashoggi, su cui – ricorda il Guardian – aleggia ancora il
mistero dell’uomo arrestato dalla polizia francese su mandato
della Turchia a inizio di dicembre e inizialmente identificato
come membro di un’altra squadra coinvolta nell’omicidio. L’uomo
subito dopo era stato scarcerato perché, nella versione di
Parigi, si era trattato di uno scambio di persona. Secondo
Ankara, invece, la sua liberazione è avvenuta per motivi
politici all’indomani della visita di Emmanuel Macron a bin
Salman a Riad, la prima di un leader occidentale dopo l’omicidio
Khashoggi, avvenuto nell’ottobre del 2018. (ANSA).
Fonte Ansa.it