Il colosso petrolifero
anglo-olandese Shell ha annunciato un forte calo dei profitti
nel secondo trimestre a causa delle ridotte vendite di gas
naturale e dopo il calo del prezzo degli idrocarburi. La quota
di utile netto del gruppo si è attestata a 3,1 miliardi di
dollari, registrando una flessione del 64% rispetto agli 8,7
miliardi di profitti del primo trimestre e di oltre l’80% su
base annua, dopo un 2022 da record. Shell sta comunque
registrando “una solida performance nonostante un contesto di
calo dei prezzi delle materie prime”, ha affermato
l’amministratore delegato Wael Sawan, annunciando un programma
di riacquisto di azioni da 3 miliardi di dollari. Un ulteriore
programma di riacquisto di almeno 2,5 miliardi dovrebbe arrivare
con l’annuncio dei risultati del terzo trimestre, “soggetto
all’approvazione del consiglio di amministrazione”, come ha
affermato la società. Quanto è accaduto a Shell si sta ripetendo
anche per gli altri colossi dell’energia che registrano un calo
degli utili nel secondo trimestre dell’anno.
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Fonte Ansa.it