(ANSA) – FABRIANO (ANCONA), 06 MAG – C’è chi ha lasciato lo
smartphone direttamente a casa e chi, invece, lo ha consegnato
agli organizzatori del secondo Disconnect Day d’Italia che ha
scelto la città di Fabriano (Ancona) per l’iniziativa
organizzata dall’Associazione Nazionale Di. Te. (Dipendenze
Tecnologiche, GAP e Cyberbullismo) con il Comune, la Regione e
il Consiglio regionale delle Marche. Molti gli studenti, ma
anche tanti adulti, che per almeno 4 ore, hanno deciso di fare a
meno dello smartphone e partecipare alle tante manifestazioni
organizzate.
“Un’esperienza strana, a volte. Ma sicuramente da ripetere”,
il commento più gettonato da parte dei giovani partecipanti che,
a volte a fatica, ma sono riusciti a fare a meno del cellulare
per qualche ora nella giornata di oggi. Dalle 9 di questa
mattina e fino alle 20 incontri, attività e laboratori pensati
per tutte le età nei principali contenitori culturali di
Fabriano. Tra queste, attività all’aria aperta ai Giardini
Margherita; comunicazione al Museo della Carta; interazioni
intergenerazionali e fra realtà e virtuale al chiostro di San
Benedetto; giochi di ruolo e letture a tema nella Biblioteca;
yoga ai Giardini del Poio; laboratori creativi al Loggiato San
Francesco; attività multiple in piazza del Comune; talk tematici
nelle sala convegni della chiesa di San Benedetto, all’Oratorio
della Carità e al Teatro Gentile. Qui la criminologa Roberta
Bruzzone ha parlato dei rischi della rete e del dark web,e lo
psicologo e presidente Di. Te., Giuseppe Lavenia, delle
dipendenze tecnologiche e l’educazione alla consapevolezza
digitale, l’ingegner Emanuele Frontoni, divulgatore scientifico.
Proiettato anche il film Ragazzaccio sceneggiato con
l’Associazione Di. Te. sul tema del cyberbullismo alla presenza
dell’attore-regista Paolo Ruffini. (ANSA).
Fonte Ansa.it