Il gas fa +10% ad Amsterdam, rischio di scioperi in Australia

S’impenna il prezzo gas sul mercato
di Amsterdam, benchmark del metano nel Vecchio Continente. I
future Ttf con scadenza a settembre sono balzati fino a un
massimo di 38,35 euro al megawattora (+10,3%) dopo che Chevron
ha riferito di essere stata allertata dai sindacati che, in
assenza di un accordo con i lavoratori, il 7 settembre
inizieranno gli scioperi agli impianti di liquefazione Gorgon e
Wheatstone, in Australia. Chevron, riferisce Bloomberg, ha
dichiarato che “continuerà a lavorare attraverso i processi di
contrattazione ricercando risultati che siano nell’interesse sia
dei dipendenti che della società”.
    Dai due impianti australiani di Chevron esce circa il 5%
della fornitura globale di Gnl. I rischi di interruzione dei
flussi di gas liquefatto continuano a tenere sotto pressione
anche il Vecchio Continente, che per affrancarsi dal gas russo
ha aumentato lo scorso anno la sua dipendenza dal Gnl, con
l’effetto di esporsi alle tensioni di un rialzo dei prezzi.
    Già la scorsa settimana i future di Amsterdam erano finiti
sull’ottovolante per via del rischio, poi scongiurato da un
accordo sindacale, di uno sciopero nell’impianto North West
Shelf Lng di Woodside Energy, il più grande impianto di
liquefazione di gas naturale in Australia.
   

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Fonte Ansa.it

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