Il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti (DOE) ha annunciato e dettagliato un progetto per una rete quantistica nazionale superveloce e praticamente inhackerabile. Il documento descrive quattro aree di ricerca che devono essere prioritarie per sviluppare la tecnologia e cinque step fondamentali del percorso.
Come suggerisce il nome, una rete quantistica sfrutta il mondo “spettrale” della fisica quantistica per creare una rete veloce e sicura. Funziona attraverso due fenomeni quantistici: il primo è l’entanglement quantistico, in cui due particelle possono diventare così indissolubilmente legate che, indipendentemente dalla distanza che le separa, cambiando le proprietà dell’una cambiano quelle dell’altra. E poiché questa comunicazione avviene istantaneamente, una rete quantistica potrebbe essere molto più veloce delle reti di oggi.
Il secondo fenomeno è la sovrapposizione quantistica, in cui una particella può esistere contemporaneamente in due stati diversi. Questo è ciò che consente una maggiore sicurezza delle informazioni condivise attraverso una rete quantistica. Le informazioni sono codificate in coppie intrecciate di fotoni, in una sovrapposizione di stati – in termini di dati ciò significa che rappresentano contemporaneamente uno e zero.
Con un decodificatore a ciascuna estremità, il messaggio può essere letto solo dal destinatario previsto. Se qualcun altro dovesse provare ad intercettarlo lungo il percorso, ne causerà il collasso in uno stato casuale, che ne altera il messaggio. Ciò lo renderebbe quindi illeggibile per l’hacker, avvisando al contempo il destinatario del tentativo di hackeraggio.
I progressi verso una rete internet quantistica stanno accelerando. Il satellite cinese Micius ha dimostrato vari aspetti della tecnologia e ha persino stabilito il record di distanza per l’utilizzo dell’entanglement quantistico per “teletrasportare” le informazioni, coprendo oltre 1.200 km.
E ora, il governo degli Stati Uniti sta delineando i propri piani per sviluppare una rete quantistica a livello nazionale. Il progetto è stato sviluppato in una riunione di febbraio dai laboratori nazionali del DOE, varie università e industrie.
Il rapporto delinea quattro aree di ricerca che dovrebbero essere considerate prioritarie per svilupparla. Ufficialmente, questi includono:
- Fornire i tasselli fondamentali per l’internet quantistico;
- L’integrazione di dispositivi di rete Quantum;
- La creazione di tecnologie di ripetizione, di commutazione e di routing per l’entanglement quantistico;
- L’abilitazione e la correzione degli errori delle funzioni di rete Quantum.
Il documento delinea inoltre cinque step che segneranno il percorso per rendere realtà questo ambizioso progetto.
- Il primo è la verifica del funzionamento della tecnologia su reti in fibra ottica, e questo è già stato dimostrato in test ad Oak Ridge e ai Los Alamos National Laboratories.
- Il secondo step è quello di distribuire fotoni per l’entanglement ai campus all’interno di una città.
- Il terzo è creare reti di memoria quantistica tra due città.
- Il quarto è estendere un sistema interstatale, usando ripetitori quantistici per amplificare i segnali.
- Il quinto e ultimo step del progetto sarebbe lo sviluppo di un’infrastruttura operativa tra laboratori, università e industrie.
E i lavori sono già iniziati. L’Argonne National Laboratory e l’Università di Chicago hanno allestito un banco di prova a “loop quantistico” di 84 km, che è già stato utilizzato per intrappolare i fotoni. Presto verrà aggiunto un terzo nodo presso Fermilab a Batavia, Illinois, che aumenterà la distanza a 129 km.
L’intero documento è stato pubblicato online, ed è disponibile qui.
Fonte Fastweb.it