Taiwan e Cina dovrebbero lavorare
insieme “per la pace e la stabilità” nello Stretto di Taiwan: è
uno dei passaggi del discorso inaugurale del neopresidente
William Lai. “La gente di Taiwan e della Repubblica popolare non
sono subordinate tra loro”, ha aggiunto Lai, chiedendo alla Cina
di smettere “di minacciare politicamente” l’isola. Sui cieli di
Taipei, intanto, un gruppo di tre elicotteri è impegnato nel
trasporto di un’enorme bandiera di Taiwan.
“Finché la Cina si rifiuta di rinunciare all’uso della forza
contro Taiwan, tutti noi dovremmo accettare l’esistenza delle
minacce di annessione, che non scompariranno semplicemente. I
benefici reciproci e la prospera convivenza dovrebbero essere
obiettivi comuni. Spero che la Cina affronti la realtà
dell’esistenza” di Taiwan, ha aggiunto Lai con una pausa per
richiamare un lungo applauso.
“Democrazia, pace e prosperità costituiscono la tabella di
marcia di Taiwan e sono anche il nostro collegamento con il
resto del mondo. Siamo cresciuti fino a diventare una delle
democrazie più vivaci del mondo. Taiwan è già un faro globale e
questo onore appartiene a tutto il suo popolo. Il futuro che
decidiamo non è solo quello della nostra nazione, ma nel futuro
del mondo”, ha aggiunto riferendosi non solo alla democrazia
dell’isola ma anche alle sue esportazioni e all’economia
globale. “Taiwan ha bisogno del mondo, proprio come il mondo ha
bisogno di Taiwan”.
Di fronte “alle numerose minacce e tentativi di infiltrazione
dobbiamo dimostrare la determinazione nel difendere la nostra
nazione e dobbiamo anche aumentare la nostra consapevolezza in
materia di difesa e rafforzare il nostro quadro giuridico per la
sicurezza nazionale”: Lai ha invitato la Cina a “cessare le
intimidazioni politiche e militari” verso l’isola, che Pechino
considera parte “inalienabile” del suo territorio.
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Fonte Ansa.it