Il Papa, ‘la guerra è una sconfitta. E l’antisemitismo c’è’

“Ogni guerra è una sconfitta. Non si
risolve nulla con la guerra. Niente. Tutto si guadagna con la
pace, con il dialogo. Sono entrati nei kibbutz, hanno preso
ostaggi. Hanno ucciso qualcuno. E poi la reazione. Gli
israeliani andare a prendere quegli ostaggi, a salvarli”. Lo ha
detto il Papa in una intervista al direttore del Tg1 Gian Marco
Chiocci. “Nella guerra uno schiaffo provoca l’altro. Uno forte e
l’altro più forte ancora e così si va avanti”, ha aggiunto. “La
guerra è una sconfitta. Io l’ho sentita come una sconfitta in
più. Due popoli che devono vivere insieme. Con quella soluzione
saggia: due popoli due Stati. L’accordo di Oslo: due Stati ben
limitati e Gerusalemme con uno status speciale”.
    Interpellato sui rigurgiti di antisemitismo Bergoglio ha
spiegato che “purtroppo rimane nascosto. Lo si vede, nei giovani
per esempio, di qua e di là che fanno qualche cosa. E’ vero che
in questo caso è molto grande ma c’è qualche cosa sempre di
antisemitismo e non è sempre sufficiente vedere l’Olocausto che
hanno fatto nella seconda guerra mondiale, questi 6 milioni
uccisi, schiavizzati e non è passato. Purtroppo, non è passato.
    Non saprò spiegarlo e non ho spiegazioni è un dato di fatto che
io lo vedo e non mi piace”. Poi l’annuncio per la partecipazione
a Dubai per la Cop 28 “Credo che partirò il primo dicembre fino
al 3 dicembre. Starò tre giorni lì”.
   

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Fonte Ansa.it

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