Il capo del Pentagono, Lloyd
Austin, ha sollevato dall’incarico il supervisore del tribunale
di guerra di Guantanamo Bay e ha revocato l’accordo di
patteggiamento raggiunto nei giorni scorsi con la mente degli
attacchi dell’11 settembre 2001 e due presunti complici, che in
cambio della loro dichiarazione di colpevolezza avrebbero
evitato la pena capitale. Ora rischiano nuovamente la condanna a
morte. L’accordo aveva suscitato forti polemiche, da parte delle
famiglie delle vittime e dei repubblicani.
Il Pentagono ha annunciato la decisione con la pubblicazione di
un memorandum che solleva l’alto funzionario del Dipartimento
della Difesa responsabile delle commissioni militari dalla sua
supervisione del caso contro Khalid Shaikh Mohammed e i suoi
presunti complici Walid bin Attach e Mustafa al-Hawsawi per gli
attacchi che hanno ucciso quasi 3.000 persone a New York City,
al Pentagono e in un campo della Pennsylvania. Il supervisore,
il generale di brigata in pensione Susan K. Escallier, aveva
firmato un accordo preliminare con i tre imputati offrendo loro
una pena all’ergastolo in cambio della loro dichiarazione di
colpevolezza. Nell’atto di revoca, Austin ha annullato l’accordo
e ha assunto la supervisione diretta del procedimento,
ripristinandolo di fatto come caso da pena capitale. A causa
della posta in gioco coinvolta, la “responsabilità di tale
decisione deve ricadere su di me”, ha spiegato il segretario
alla Difesa.
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Fonte Ansa.it