Il re dell’acciaio russo a Putin, ‘non riportarci al 1917’

(ANSA) – ROMA, 11 MAR – Vladimir Potanin, presidente del
colosso dei metalli Norilsk Nickel e considerato l’uomo d’affari
più ricco della Russia, ha messo in guardia il Cremlino contro
la confisca dei beni delle società fuggite dopo l’invasione
dell’Ucraina, sottolineando che una simile mossa riporterebbe il
Paese ai tempi della Rivoluzione d’ottobre del 1917. Lo riporta
la Cnn citando un post del magnate sull’account Telegram del
gruppo Norilsk Nickel: “In primo luogo, ci porterebbe indietro
di cento anni, al 1917, e le conseguenze di un tale passo – la
sfiducia globale nei confronti della Russia da parte degli
investitori – si farebbe sentire per molti decenni”.
    “In secondo luogo – aggiunge Potanin – la decisione di molte
aziende di sospendere le attività in Russia è, direi, di natura
alquanto emotiva e potrebbe essere stata presa a causa di
pressioni senza precedenti su di loro da parte dell’opinione
pubblica all’estero. Quindi molto probabilmente torneranno. E
personalmente, manterrei una tale opportunità per loro”.
    Potanin è il miliardario più ricco della Russia con oltre 22,5
miliardi di dollari, secondo Bloomberg, nonostante abbia perso
circa un quarto della sua fortuna quest’anno a causa del crollo
delle azioni di Norilsk Nickel: i titoli della società hanno
perso oltre il 90% negli scambi londinesi prima di essere
sospese, nonostante l’impennata dei prezzi delle sue materie
prime. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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