Digital-tech, intelligenza artificiale e robotica sono state protagoniste della prima giornata del Wmf- We Make Future, il festival dell’innovazione tecnologica e digitale in corso alla fiera di Rimini fino al 17 giugno. Non solo AI, ma anche intelligenze naturali, relazioni umane e prospettive future condivise tra uomo e macchina, volte a potenziare e ad accelerare tutte le capacità dell’uomo.
Sul palco, ad affiancare Cosmano Lombardo, ideatore della manifestazione, la co-conduttrice umanoide Robot Sophia. Prodotto dalla società di Hong Kong Hanson Robotics, il robot è in grado di conversare in modo naturale con gli umani, percepire i movimenti ed esibire una variegata espressività. È il primo androide ad aver ottenuto lo status di cittadino, ed è il primo non umano ad aver ricevuto un titolo dalle Nazioni Unite, quello di ‘Innovation champion’.
Robot Sophia ha introdotto sul palco principale lo scienziato Jerry Kaplan. Esperto di AI, inventore del tablet e tra i pionieri della Silicon Valley, che ha detto: “I robot umanizzati possono essere estremamente utili per esplorare cosa significhi essere umani. Realizzare robot in questo senso permette di creare intersezioni meravigliose tipiche di noi esseri umani: chimica, ingegneria, arte, creatività. Ci aiuta a capire cosa vuol dire esseri umani in modo visivo e poetico. Io penso che tutte queste tecnologie utilizzate al meglio accelerino le capacità umane”.
Fonte Ansa.it