Il velivolo che aiuta a combattere Covid-19

Non è semplice dare conto dell’enorme solidarietà che da ogni parte d’Italia si è levata a sostegno delle strutture ospedaliere, al Servizio Sanitario nazionale e alla Protezione Civile impegnati nell’emergenza Covid-19. Accanto alle donazioni di milioni di comuni cittadini c’è anche l’impegno di molte aziende e l’aiuto fornito da alcune eccellenze tecnologiche italiane.

Tra queste c’èanche il gruppo Leonardo che ha messo a disposizione della Protezione Civile i suoi piloti e due velivoli, un ATR72 e un C-27J, due aerei militari che stanno attraversando il Paese da nord a sud principalmente per il trasporto di materiali. In poche settimane hanno accumulato quasi 110 ore di volo per trasportare 468 metri cubi di materiali (circa 38.485 kg) per il contrasto al Covid-19 in tutta Italia.

Il C-27J Spartan di Leonardo in fase di carico durante un trasporto di materiale sanitario per la Protezione Civile. | Leonardo

In tutto il mondo. In particolare il C-27J Spartan – un piccolo gioiello progettato dall’allora Alenia Aeronautica – si sta dimostrando il supporto ideale nell’emergenza sanitaria. Più piccolo rispetto ad altri velivoli da trasporto militare come il Lockheed Martin C-130, è nato per operare a supporto delle operazioni militari e del rifornimento di materiali e lancio di paracadutisti nell’ambito nel cosiddetto “ultimo miglio”, l’area “calda” ad alto tasso di minaccia che si estende dalla base logistica più avanzata, dove si fermano gli altri velivoli da trasporto militare, e dove il C-27 penetra spingendosi invece fino alla zona di combattimento.

Oggi invece è utilizzato per l’emergenza Covid-19 da diversi Stati: in Perù e del Messico il C-27J è impiegato per il trasporto in zone remote, vista la possibilità del velivolo di atterrare su piste sterrate e semi-preparate; il Slovenia e Lituania è usato per il trasporto di attrezzature sanitarie; la Romania ha impiegato lo lo Spartan in numerose missioni fra le quali il trasporto di un equipe medica da Bucarest all’Italia; l’Aeronautica Italiana lo ha utilizzato anche per missioni di trasporto di pazienti affetti da Covid-19 in modalità bio-contenimento.

E come già detto, anche la stessa Leonardo – che produce il velivolo – lo sta utilizzando intensamente con i propri piloti per supportare la Protezione Civile.

 

Il C-27J Spartan qui nella foto illustrato nella sua versione antincendio è un aereo da trasporto tattico di classe media. Lungo 22,70 metri e con un’apertura alare di 29 metri può trasportare fino a circa  11.500 kg di carico. | Leonardo

Eclettico. Tra i vari velivoli da trasporto in uso dalle forze armate, il C-27J si sta dimostrando tra i più adatti a questo genere di missioni perché può decollare e atterrare su piste brevi e non preparate e può essere riconfigurato in tempi molto brevi per il trasporto di materiali diversi. Per fare un esempio: in poche ore può essere approntato per alternare missioni di trasporto di materiale ed attrezzature sanitarie (mascherine, dispositivi di protezione individuale, respiratori), trasporto di personale sanitario specializzato, operazioni di trasporto sanitario complesso (per esempio kit di bio-contenimento, ambulanze etc).

 

Il team di 11 medici e 4 infermieri romeni arrivati a Linate (Milano) il 7 aprile per aiutare i colleghi lombardi impiegati contro il SARS- CoV-2. Per il trasporto dell’équipe è stato utilizzato un C-27J. | Leonardo

A supporto della popolazione. Pur essendo un aereo militare, il C-27J è spesso impegnato in missioni umanitarie a seguito di catastrofi naturali quali uragani, terremoti e incendi. Negli Stati Uniti è stato impiegato per portare assistenza alle popolazioni colpite dagli uragani Sandy (nel 2012), Harvey, Irma e Maria (tutti e tre nel 2017).

La Fuerza Aérea del Perù (FAP) impiegato i propri Spartan per soccorrere le popolazioni dell’Ecuador nel 2016 quando una violenta scossa di terremoto di magnitudo 7,8 gradi (scala Richter) ha fatto tremare il Paese. A gennaio del 2020, subito prima dell’emergenza Covid-19, erano stati i C-27J della Royal Australian Air Force a volare incessantemente nella lotta agli incendi che hanno colpito l’Australia, volando in condizioni realmente estreme.

Il C-27J Fire Fighter e Antincendio, la versione del velivolo per combattere gli incendi boschivi. | Leonardo

Antincendio. Esiste infatti anche una versione del C-27J per la lotta agli incendi, denominata “FireFighting” che prevede lo sgancio di contenitori biodegradabili di sostanza ritardante. Leonardo sta studiando e sperimentando anche una ulteriore innovativa soluzione che prevede la possibilità di riempire il serbatoio anti-incendio volando su un breve tratto di mare o di lago oppure sul corso di un fiume, senza ricorrere al rientro alla base per il rifornimento d’acqua. Tale soluzione prevede un sistema aspirante per caricare l’acqua in modo sicuro mentre il velivolo è in volo ad una quota di circa 30 metri.

 

Tutte le soluzioni sviluppate sulla base della piattaforma del C-27J una rapida riconfigurazione: anche il velivolo Fire-Fighting può essere rapidamente riconfigurato per tornare ad una vasta gamma di capacità operative militari e di protezione civile, una volta terminate le emergenze incendi che possono essere più frequenti in estate.

Fonte Focus.it

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