(ANSA) – VARESE, 05 OTT – Costi per l’energia da circa 960
mila euro del 2021a quasi 2 milioni e mezzo di euro nel 2022. È
il prospetto presentato ieri al Prefetto di Varese Salvatore
Pasquariello, da un imprenditore della provincia di Varese, che
si occupa della fusione di ghisa per l’industria
elettromeccanica, automobilistica, meccanica ed edilizia. Lo ha
reso noto il Prefetto, il quale oggi ha scritto al premier Mario
Draghi. “Alla richiesta di rateizzazione della somma presentata
al fornitore di energia elettrica”, ha detto Pasquariello,
all’imprenditore “è stato risposto che dovrà corrispondere
l’intera somma in 30 giorni, pena la sospensione della
fornitura”.
Nel caso di sospensione della fornitura, ha dichiarato
Pasquariello, per motivi tecnici “sarebbero necessari almeno
dieci giorni per la messa in sicurezza dell’impianto, onde
evitare eventi pericolosi quali scoppi, esplosioni e incendi,
per i quali l’imprenditore vorrebbe essere sollevato da ogni
responsabilità”. La situazione “paradossale”, ha proseguito il
prefetto di Varese, “è che in presenza di un buon livello di
ordinativi e commesse, si contrappongono notevoli difficoltà sia
con le materie prime, a causa di aumenti di costi insostenibili
e per i trasporti internazionali, sia con l’acquisizione di
fonti energetiche”.
L’imprenditore, ha aggiunto il prefetto “su questo fronte
auspica che da parte del Governo possano essere da subito
adottate azioni di sensibilizzazione nei confronti dei
fornitori, che sono spesso grandi soggetti, in qualche caso
partecipati dallo Stato”. Infine, ha concluso, “i fornitori
potrebbero prendere in considerazione una rinegoziazione dei
tempi di pagamento, per permettere alle imprese di riacquisire
un equilibrio finanziario”. (ANSA).
Fonte Ansa.it