(ANSA) – NEW YORK, 28 SET – Gli ultimi giorni di Anthony
Bourdain: una biografia non autorizzata cerca di far luce sui
motivi che potrebbero aver spinto al suicidio lo star-chef di “Parts Unknown”. Dopo essersi lamentata della sua gelosia, la
sua ultima compagna Asia Argento gli avrebbe scritto di “smettere di romperle le palle” in uno degli ultimi messaggi
scambiati col partner poche ore prima della morte. E’ questo uno
dei contenuti, anticipati dal New York Times, del libro del
giornalista americano Charles Leerhsen che uscirà l’11 ottobre
con Simon and Schuster.
La biografia – ha ribadito l’editore – sarà pubblicata a
dispetto di molteplici diffide e minacce di cause per
diffamazione. Polemica, oltre al fratello Christopher, anche la
Argento, grande accusatrice di Harvey Weinstein e poi a sua
volta accusata, a cui Bourdain era stato vicino nei mesi caldi
dello scandalo #MeToo. Ha detto al New York Times di non aver
letto il libro e ha aggiunto: “Ho scritto chiaramente a
quell’uomo che non poteva pubblicare nulla di quello che gli ho
detto”. L’attrice, stando alla ricostruzione di Leerhsen, avrebbe
minacciato la rottura dopo che lo chef si era arrabbiato via sms
per una foto in cui flirtava con il giornalista francese Hugo
Clement nella lobby di un albergo romano, l’ Hotel de Russie,
che aveva un posto speciale nella love story della coppia. “Non
sono geloso che sei stata con un altro uomo. Non ti possiedo.
Sei libera. Ma sei stata senza riguardi per me. Con il mio
cuore. Con la mia vita”, avrebbe scritto Anthony.
Gli sms sono pubblicati in “Down and Out in paradise”, la
biografia basata su oltre 80 interviste e documenti tra cui mail
e messaggi dal telefono e dal laptop dello chef. Bourdain si è
ucciso nel giugno 2018 in una camera d’albergo della provincia
francese alla fine di una giornata di lavoro. Parenti e
amici, oltre alla stessa Argento, hanno contestato i contenuti
del libro. “Ogni volta che parla della nostra famiglia, o sono
cose inventate o totalmente sbagliate”, ha detto Christopher
Bourdain al New York Times.
Leerhsen avrebbe avuto però una collaboratrice eccellente:
Ottavia Busia-Bourdain, la seconda moglie dello chef e fino alla
morte la sua confidente nonostante la separazione nel 2016.
(ANSA).
Fonte Ansa.it