(ANSA) – NEW DELHI, 11 GEN – Allarme nello stato indiano del
Bengala Occidentale, dove le autorità prevedono che quasi un
milione di persone si raduneranno venerdi e sabato alla
confluenza del fiume Gange con la Baia del Bengala per
immergersi nelle acque, in occasione del festival annuale Makar
Sankrati.
Su richiesta dell’Ordine dei medici, allarmati per
l’inevitabile super focolaio che sarà creato dal raduno
religioso, mentre in tutto il paese corre la terza ondata di
contagi, l’Alta Corte di Calcutta ha deciso giovedì scorso che
tutti i pellegrini dovranno avere un test di negatività al
covid-19. I medici si erano rivolti alla Corte chiedendo di
bloccare il pellegrinaggio.
Bhramar Mukherjee, che insegna epidemiologia all’
Università of Michigan, ha scritto su Twitter che l’India “dovrebbe imparare dagli errori passati” e che “il raduno
rischia di avere conseguenze disastrose”, citando quanto
avvenuto un anno fa con altri pellegrinaggi di massa.
Diversamente dal Bengala, il governo di Delhi, una delle città
più colpite dalla terza ondata, con un tasso di positività pari
ormai al 25,65 per cento, ha deciso oggi la chiusura al pubblico
di tutti i bar e ristoranti, autorizzando solo le consegne a
domicilio; nella capitale, inoltre ,resteranno chiusi tutti gli
uffici privati, con i dipendenti obbligati allo smart working. Secondo il bollettino quotidiano del ministero alla Salute,
l’India ha visto ieri un ulteriore balzo dei nuovi positivi al
Covid19, con 179.723 casi registrati in 24 ore, e 146 decessi:
il dato è il più alto da 204 giorni. (ANSA).
Fonte Ansa.it