(ANSA) – NEW DELHI, 26 NOV – L’India conta una popolazione
più femminile che maschile, sta iniziando ad invecchiare, e, per
la prima volta nella sua storia, non corre più il rischio di ulteriore esplosione demografica.
Queste tre novità emergono dall’identikit ricavato dai dati,
appena pubblicati, del NFHS-5, il quinto round dell’Indagine
Nazionale sulla Salute delle Famiglie indiane, condotta dal
ministero della Salute.
Secondo la ricerca, la fotografia del paese nel 2021 mostra
che ci sono 1020 donne ogni 1000 uomini; che la quota della
popolazione sotto i 15 anni, nel 2005-06 del 34,9%, scesa al
26,5%; che il tasso totale di fertilità è crollato a 2 figli per
donna, un dato inferiore al 2,1, il livello chiamato “tasso di
sostituzione”, che vede ogni generazione sostituire la
precedente.
L’indagine, che riguarda il periodo 2019-2021 è stata
realizzata coinvolgendo 650 mila nuclei familiari di centinaia
di distretti di tutto il paese e anticipa il prossimo censimento
generale, che sarà condotto nel 2022.
“Questi numeri rivelano una storica inversione di tendenza, a
partire dal fatto che l’India non dovrà più essere chiamata
paese dalle donne mancanti, come la definì nel 1990 l’economista
Nobel Amartya Sen”, ha commentato Yamini Aiyar, presidente del
Center for Policy Research di New Delhi.
“Inoltre, se il tasso di natalità pari a 2 sarà confermato
dal censimento, vorrà dire che la popolazione indiana ha
raggiunto il suo picco e inizierà a declinare, come già accade
negli stati del sud e nelle zone più ricche del paese”, ha
concluso Aiyar. (ANSA).
Fonte Ansa.it