(ANSA) – ROMA, 05 GEN – Secondo le stime preliminari a
dicembre 2021 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per
l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un
aumento dello 0,4% su base mensile, portando l’aumento dei
prezzi tendenziale al 3,9% (dal +3,7% del mese precedente). Lo
rende noto l’Istat diffondendo le stime provvisorie. Il tasso di
aumento dei prezzi del 3,9% è il dato più alto da agosto 2008,
quando l’inflazione era al 4,1%.
A dicembre accelerano in particolare i prezzi del cosiddetto “carrello della spesa”: i prezzi dei Beni alimentari, per la
cura della casa e della persona raddoppiano infatti la loro
crescita da +1,2% di novembre a +2,4%. I prezzi dei prodotti ad
alta frequenza d’acquisto salgono da +3,7% a +4,0%.
In media, nel 2021 i prezzi al consumo registrano una
crescita dell’1,9% (-0,2% nel 2020). I prezzi tornano quindi a
crescere “dopo la flessione del 2020 (-0,2%)”, registrando nel
2021 “l’aumento più ampio dal 2012 (+3,0%)”, evidenzia
l’Istituto di statistica, sottolineando che “la ripresa
dell’inflazione è essenzialmente trainata dai Beni energetici
(+14,1%)”. Al netto degli energetici e degli alimentari freschi
(l'”inflazione di fondo”), i prezzi al consumo crescono dello
0,8% (+0,5% nell’anno precedente) e al netto dei soli energetici
dello 0,7% (come nel 2020).
In base alle stime preliminari l’inflazione acquisita o
trascinamento per il 2022 (cioè la crescita media che si avrebbe
nell’anno se i prezzi rimanessero stabili fino a dicembre) è
pari all’1,8%, diversamente da quanto accaduto per il 2021,
quando l’andamento acquisito dei prezzi era al -0,1%. (ANSA).
Fonte Ansa.it