ANSA Lavoro – ROMA, 30 NOV – L’inflazione, in forte
rallentamentosu base mensile e stabile su anno, sembra aver
esaurito la sua spinta d’accelerazione anche grazie al calo
degli energetici non regolamentati. Secondo le stime preliminari
dell’Istat, a novembre l’indice nazionale dei prezzi al consumo
per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra
un aumento dello 0,5% su base mensile (era stato del 3,4 nel
mese di ottobre) e dell’11,8% su base annua (come nel mese
precedente). “Dopo la brusca accelerazione di ottobre, a
novembre l’inflazione, che rimane a livelli record del marzo
1984 (quando fu +11,9%), è stabile” commenta l’Istat.
“I prezzi del carrello della spesa accelerano” a novembre, “ma di poco” osserva l’Istat “Se nei prossimi mesi continuasse
la discesa in corso dei prezzi all’ingrosso del gas e di altre
materie prime, il fuoco dell’inflazione, che ha caratterizzato
sin qui l’anno in corso, potrebbe iniziare a ritirarsi” aggiunge
l’Istat. Nel dettaglio: i prezzi dei Beni alimentari, per la
cura della casa e della persona registrano una modesta
accelerazione su base tendenziale (da +12,6% a +12,8%);
rallentano, al contrario, quelli dei prodotti ad alta frequenza
d’acquisto (da +8,9% a +8,8%).
L’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +8,1% per
l’indice generale e a +3,7% per la componente di fondo. Secondo
le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo
(Ipca) aumenta dello 0,6% su base mensile e del 12,5% su base
annua (da +12,6% nel mese precedente). Mentre l'”inflazione di
fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi,
accelera da +5,3% a +5,7%; quella al netto dei soli beni
energetici sale da +5,9% a +6,1%. (ANSA).
Fonte Ansa.it