(ANSA) – ROMA, 16 NOV – L’Istat ritocca al ribasso le stime
preliminari dell’inflazione del mese di ottobre. Nei dati
definitivi sull’inflazione, l’indice nazionale dei prezzi al
consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi,
ha registrato un aumento del 3,4% su base mensile e dell’11,8%
su base annua (da +8,9% del mese precedente). La stima
preliminare di ottobre era +11,9% su base annua e +3,5% su base
mensile.
L’inflazione acquisita per il 2022 si conferma pari a +8,0%
per l’indice generale e a +3,7% per la componente di fondo.
“È necessario risalire a marzo 1984 (quando fu +11,9%) per
una variazione tendenziale dell’indice generale NIC superiore a
+11,8%” commenta l’Istat diffondendo i dati definitivi
sull’inflazione di ottobre”.
Nei dati definitivi di ottobre l’Istat ha ritoccato al
ribasso anche le prime stime sui prezzi del cosiddetto carrello
della spesa di ottobre che restano comunque su livelli record
mai registrati dall’83. A ottobre, beni alimentari, per la cura
della casa e della persona sono aumentati da +10,9% a +12,6%
(+12,7% precedente stima) e quelli dei prodotti ad alta
frequenza d’acquisto da +8,4% a +8,9%. “È necessario risalire a
giugno 1983 (quando registrarono una variazione tendenziale del
+13,0%) per trovare una crescita su base annua dei prezzi del
carrello della spesa superiore a quella di ottobre 2022” fanno
sapere dall’Istat.
L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di
operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra un
aumento del 3,3% su base mensile e dell’11,5% su base annua.
(ANSA).
Fonte Ansa.it