(ANSA) – ROMA, 12 LUG – Tra l’ultimo trimestre del 2019 e
il primo trimestre del 2021 gli occupati in Italia si sono
ridotti del 2,8% con un calo sostenuto soprattutto per gli
indipendenti diminuiti del 5,1%. E’ quanto emerge dal Rapporto
annuale Inps secondo il quale con la pandemia ha sofferto
soprattutto il lavoro indipendente con un calo del 5,1% degli
occupati e del 9.8% delle ore lavorate a fronte di un -7,7%
complessivo. Per i lavoratori dipendenti il calo è stato del
2,1%. I licenziamenti, esclusi quelli disciplinari si sono
dimezzati passando dai 560.000 medi annui nei 24 mesi precedenti
la pandemia a 230.000 tra marzo 2020 e febbraio 2021.
I posti di lavoro preservati con il blocco dei licenziamenti
nel periodo marzo 2020-febbraio 2021 possono essere valutati in
circa 330.000 e per oltre due terzi riconducibili alle imprese
che hanno fino a 15 dipendenti. E’ quanto emerge dal Rapporto
Inps presentato oggi. I licenziamenti economici nell’anno della
pandemia sono stati
circa la metà dei 560.000 medi dei due anni precedenti. (ANSA).
Fonte Ansa.it