Il processo di trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione italiana avviato nel 2012 ha portato in questi anni a un deciso miglioramento del rapporto tra i cittadini e gli enti pubblici. In questi sei anni di lavoro dell’AgiD (l’Agenzia per l’Italia Digitale) sono stati sviluppati diversi servizi, a partire dallo SPID (il Sistema Pubblico di identità digitale), dall’anagrafe digitale (che nei prossimi anni raggrupperà tutte le anagrafi dei comuni in un’unica piattaforma) e arrivando fino a PagoPA, la piattaforma per pagare online ticket sanitari, multe e tributi allo Stato. Ora tutti questi servizi potranno essere utilizzati tramite un’app. Al ForumPA 2018 il Team per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio in collaborazione con l’Agid ha presentato Io, la nuova applicazione che permetterà ai cittadini di comunicare facilmente con la Pubblica Amministrazione. L’obiettivo del Team per la Trasformazione Digitale guidato da Diego Piacentini è di sveltire i rapporti tra i cittadini e gli apparati burocratici. Per richiedere un certificato anagrafico, per cambiare il domicilio o per ritirare una cartella medica non sarà più necessario fare delle lunghe file agli uffici, ma si potrà gestire tutto tramite il proprio smartphone. L’applicazione non è ancora disponibile sui market digitali (Google Play Store e App Store), ma lo sarà a breve. Secondo le previsioni degli sviluppatori, l’app IO entrerà nella fase “closed beta” entro l’estate 2018 e i primi utenti potranno cominciare a utilizzarla. Verranno invitati a partecipare alla fase di prova soprattutto coloro che abitano nei territori dove i servizi pubblici sono maggiormente richiesti, in modo da verificare l’efficacia dell’applicazione. Il progetto è completamente open source e potranno partecipare tutte le Pubbliche Amministrazioni. Inoltre, qualsiasi persona può dare un aiuto al Team per la Trasformazione Digitale a migliorare l’usabilità dell’applicazione e i servizi offerti. Ecco come funziona Io, l’applicazione per comunicare con la PA.Che cosa si può fare con Io Lo sviluppo di IO, un’applicazione per smartphone Android e iOS che permette ai cittadini di comunicare con la Pubblica Amministrazione, è un deciso passo in avanti verso la trasformazione digitale della PA. L’app permetterà ai cittadini di chiedere certificati agli uffici comunali, di pagare multe e ticket sanitari e di salvare documenti importanti direttamente tramite lo smartphone. Non sarà più necessario fare lunghe file agli uffici comunali o alla Posta: tutto avverrà tramite l’applicazione.Come detto l’applicazione non è ancora disponibile sul Google Play Store e sull’App Store, ma secondo la tabella di marcia del Team per la Trasformazione Digitale, Io (nome provvisorio dell’app) sarà disponibile entro l’estate 2018 per i primi test. Per il rilascio ufficiale sarà necessario aspettare ancora un paio di mesi, il tempo che alcuni servizi (come l’anagrafe digitale) diventino attivi in tutti i Comuni italiani.Come funziona IoL’applicazione permetterà ai cittadini di ricevere sullo smartphone messaggi, e avvisi da qualsiasi ente pubblico e di comunicare con gli uffici della Pubblica Amministrazione. Inoltre, sarà possibile attivare le notifiche per ricevere aggiornamenti sui pagamenti da effettuare e sulle visite da effettuare negli ospedali. Grazie alla presenza di PagoPA, sarà anche possibile pagare i tributi (ad esempio il bollo dell’auto o la TARI) e il ticket delle visite mediche direttamente tramite lo smartphone (basterà salvare la propria carta di credito all’interno del proprio account personale, oppure utilizzare servizi come PayPal o Satispay). Tramite l’applicazione IO sarà anche possibile inviare documenti agli enti pubblici e agli uffici della Pubblica Amministrazione. Tutti i certificati ricevuti resteranno salvati sull’applicazione e potranno essere utilizzati in qualsiasi momento.Integrare i servizi della PA in un’unica applicazioneIl progetto IO è molto ambizioso e una volta portato a termine permetterà alla Pubblica Amministrazione di essere veramente al fianco dei cittadini. Affinché tutto funzioni al meglio, sarà necessario che alcuni servizi sviluppati dall’AgiD negli ultimi anni vengano finalmente utilizzati dai cittadini. Parliamo dello SPID, dell’Anpr (l’anagrafe digitale che raccoglierà tutte le anagrafi degli oltre 8000 comuni italiani), di PagoPA e del domicilio digitale, normato oramai dal Codice e che permette agli utenti di ricevere comunicazioni degli enti pubblici direttamente su un indirizzo di Posta Elettronica Certificato.L’integrazione di questi quattro servizi permetterà a Io di funzionare al meglio, ma sarà necessario incentivare i cittadini a iscriversi a queste piattaforme. Lo SPID, ad esempio, è stato attivato per il momento solo da 2,3 milioni di italiani. L’Anagrafe digitale non se la passa tanto meglio. Funziona solamente in qualche centinaio di comuni (quasi tutti di piccole dimensioni) e solo nei prossimi mesi verrà attivata anche in grosse città come Milano. Ma per una copertura completa del territorio nazionale sarà necessario aspettare ancora un paio di anni. 24 maggio 2018
Fonte Fastweb.it