(ANSA) – ROMA, 11 GIU – Lo Ior chiude il 2020 con 5 miliardi
di raccolta dai clienti, di cui 3,3 miliardi relativi al
risparmio gestito e alla custodia titoli; 36,4 milioni di euro
l’utile netto (era 38 milioni nel 2019) , risultato del processo
di investimento ‘risk-based’ e coerente con l’etica cattolica
applicato alla gestione dei propri attivi; 645,9 milioni di euro
il patrimonio al 31 dicembre 2020, al netto della distribuzione
degli utili e considerando la destinazione a riserva
patrimoniale decisa dalla Commissione Cardinalizia. Il Tier 1
ratio si è attestato al 39,7%. Sono i dati principali del
bilancio dell’Istituto per le Opere di Religione.
L’utile registrato nel 2020 “è un risultato molto importante
soprattutto se si considerano i rendimenti bassi che ormai
stanno caratterizzando i mercati finanziari. Non si dimentichi
la forte volatilità causata dalla pandemia”. Lo sottolinea il
Presidente della Commissione cardinalizia, card. Santos Abril y
Castello. “Un risultato poi altamente opportuno tenendo presente
che la Santa Sede ha perso, quest’anno, una larga parte dei suoi
introiti derivati dall’apporto sostanziale più consistente
quello cioè dei Musei vaticani, rimasti chiusi per una larga
parte di tempo, a causa della pandemia”, rileva il cardinale.
(ANSA).
Fonte Ansa.it