Tra le caratteristiche più innovative introdotte da Apple nel suo iPhone 12 c’è senza dubbio la possibilità di registrare video in HDR Dolby Vision fino a 30 fps, che salgono a 60 fps sull’iPhone 12 Pro, una funzionalità che Apple racconta ai suoi utenti con l’espressione “60 volte più colori, mille volte più spettacolare“.
Ma cosa vuol dire esattamente video in Dolby Vision? E, soprattutto, che differenza c’è tra l’HDR normale e quello Dolby Vision? HDR e Dolby Vision, infatti, non sono la stessa cosa: il Dolby Vision è un formato HDR proprietario, ma non tutte le fotocamere e videocamere sono compatibili con il Dolby Vision anche se lo sono con l’HDR.
Cos’è il Dolby Vision
Il Dolby Vision è quindi un formato HDR proprietario e questo vuol dire che per implementarlo sui suoi iPhone Apple deve pagare le royalties ai Dolby Labs. Ma vuol dire anche che non solo la fotocamera, ma anche lo schermo degli iPhone è Dolby Vision. Altrimenti le immagini riprese con questo standard verrebbero riprodotte in modo non fedele dallo schermo dello stesso smartphone che le ha realizzate.
Il Dolby Vision è molto simile all’HDR10+, con il quale condivide una funzionalità importantissima: i metadati dinamici. L’HDR, in tutti gli standard, acquisisce molte più informazioni sulla luce e sui colori attraverso l’obiettivo della fotocamera e li salva proprio nei cosiddetti metadati aggiuntivi. Un dispositivo che non è compatibile con l’HDR semplicemente scarta tali metadati e visualizza l’immagine nuda e cruda.
L’HDR10+ e il Dolby Vision usano i metadati dinamici e ciò vuol dire che tali dati sono aggiornati per ogni singolo fotogramma, non per l’intera scena. Una bella differenza, perché a fronte di un flusso dati un bel po’ più pesante ogni fotogramma viene ottimizzato a fondo con parametri specifici.
Il Dolby Vision, in particolare, offre una palette di colori a 12 bit il che porta le sfumature ad un altro livello, grazie alla possibilità di visualizzare 70 miliardi di colori. Questo permette in fase di postproduzione video di modificare anche pesantemente i colori del filmato in modo da ottenere effetti visivi molto particolari (anche estremi, se artisticamente ha un senso).
Lo standard, infine, supporta una luminosità massima di 10.000 nits anche se l’iPhone 12 si ferma a “soli” 1.200 nits di picco. Un valore comunque superiore a quello di molti televisori OLED moderni.
A che serve il Dolby Vision su un iPhone
Tutta la presentazione della gamma iPhone 12 è stata incentrata sulla possibilità, per i professionisti del video, di usare i nuovi melafonini come strumento quotidiano di lavoro. Il Dolby Vision su iPhone 12 va esattamente in questa direzione: questa funzionalità, infatti, è oggi disponibile solo sulle costose fotocamere mirrorless o reflex dei principali produttori di macchine fotografiche professionali.
Premettendo che per elaborare un flusso video in HDR Bolby Vision serve un computer molto potente, o molto ottimizzato come i recenti MacBook con chip M1 di Apple, in molti si sono chiesti se i programmi di videoediting professionali potrebbero avere problemi a gestire questi file. Il dubbio principale riguarda, ovviamente, la fedeltà nella resa cromatica una volta che il video “esce” dall’iPhone.
Per il motivo già spiegato è chiaro che tutta la filiera produttiva del video (iPhone, software di videoediting, sistema operativo e monitor del computer) devono essere compatibili con l’HDR Dolby Vision per ottenere la perfetta corrispondenza tra quanto ripreso e quanto visualizzato. Se uno degli anelli della catena non è compatibile, però, è possibile rimediare utilizzando il profilo HDR HLG integrato nel Dolby Vision. Una sorta di paracadute che, però, non offre la stessa qualità.
Si tratta di un problema che ha avuto la stessa Apple, seppur per un breve lasso di tempo: macOS Catalina non era compatibile con Dolby Vision, ma il nuovo Big Sur lo è. Apple, come è noto, ragiona sempre per ecosistema quando presenta un nuovo prodotto e, alla luce di ciò, possiamo ipotizzare che quando ha deciso di implementare l’HDR Dolby Vision sull’iPhone 12 sapeva già che a breve sarebbero arrivati i nuovi chip M1, in grado di elaborare molto più velocemente i video in questo formato, e il nuovo macOS Big Sur in grado di riprodurre fedelmente i colori senza dover ricorrere al profilo HLG.
La cosa è diversa, e potenzialmente molto più problematica, se il professionista video ha intenzione di usare un PC Windows per elaborare i video in HDR Dolby Vision catturati dai nuovi iPhone: è infatti essenziale che il software e il monitor del PC supportino lo standard ed poi necessario installare le Dolby Vision Extensions dal Microsoft Store.
Fonte Fastweb.it