(ANSA) – TEHERAN, 22 SET – Il padre della giovane donna
iraniana morta mentre era sotto la custodia della polizia morale
a Teheran, perché accusata di aver indossato scorrettamente il
velo, ha accusato le autorità di mentire sulla morte della
figlia. Amjad Amini ha detto che i medici si sono rifiutati di
fargli vedere Mahsa dopo il decesso: “Stanno mentendo. Stanno
dicendo bugie. Tutto è una bugia… non gli importa quanto abbia
implorato, non mi hanno permesso di vedere mia figlia”, ha detto
alla Bbc Persia, ripreso dagli altri media internazionali.
L’uomo ha anche riferito che quando ha visto il corpo della
figlia prima del funerale era completamente avvolto tranne il
viso e i piedi, su cui c’erano lividi: “Non ho idea di cosa le
abbiano fatto”, ha detto. Funzionari iraniani hanno affermato
che è morta dopo aver subito un “attacco di cuore” ed essere
caduta in coma, ma la sua famiglia ha affermato che non aveva
problemi cardiaci, secondo Emtedad News, un media indipendente
iraniano. Lo scetticismo pubblico sul resoconto della sua morte
da parte dei funzionari ha scatenato un’ondata di rabbia che si
è riversata in violente proteste di piazza. (
Intanto sono 11 i morti nelle proteste di piazza seguite alla
morte di Mahsa: sette manifestanti e quattro membri delle forze
di sicurezza sono stati uccisi secondo un nuovo rapporto
ufficiale pubblicato oggi. I funzionari iraniani hanno negato
qualsiasi coinvolgimento delle forze di sicurezza nella morte
dei manifestanti. (ANSA).
Fonte Ansa.it