(ANSA) – GINEVRA, 20 SET – L’Onu denuncia “la violenta
repressione” alle manifestazioni in Iran a seguito della morte
di Mahsa Amini, la 22enne arrestata perché non portava il velo
in modo ‘appropriato’ e deceduta tre giorni dopo in ospedale a
causa delle percosse degli agenti.
L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani ad
interim, Nada Al-Nashif, ha espresso oggi la sua preoccupazione
per la morte di Mahsa Amini, avvenuta mentre la donna era in
stato di fermo da parte della ‘polizia morale’ iraniana che
applica le rigide regole sull’hijab, e per la violenta reazione
delle forze di sicurezza alle proteste che ne sono seguite. Lo
si legge in un comunicato. “La tragica morte di Mahsa Amini e le
accuse di tortura e maltrattamenti devono essere indagate in
modo rapido, imparziale ed efficace da un’autorità indipendente
competente, assicurando, in particolare, che la sua famiglia
abbia accesso alla giustizia e alla verità”, sostiene Al-Nashif.
Secondo la portavoce dell’Ufficio dell’Alto Commissario, Ravina
Shamdasani, “da due a cinque persone sarebbero state uccise”
durante le proteste per la morte della giovane donna in diverse
città del Paese, compresa la capitale Teheran dopo che la
polizia ha “sparato munizioni vere” e usato gas lacrimogeni.
(ANSA).
Fonte Ansa.it