(ANSAMed) – BEIRUT, 02 DIC – Il leader populista iracheno
Moqtada Sadr, dichiarato formalmente vincitore delle elezioni
del 10 ottobre scorso, ha avviato una serie di incontri con i
leader dei partiti armati filo-iraniani, considerati i grandi
perdenti delle consultazioni elettorali, per trovare un’intesa
sulla formazione del prossimo governo.
Lo riferiscono i media iracheni che citano comunicati
congiunti della corrente sadrista, che si è aggiudicata ben 73
su 329 totali in parlamento, e del comitato di coordinamento
delle formazioni armate filo-Teheran, che hanno invece perso
decine di seggi rispetto alle precedenti elezioni del 2018.
Le parti si sono dette d’accordo nell’indicare “in forma
consensuale” il nome del prossimo primo ministro e di delineare
la spartizione delle poltrone ministeriali seguendo lo stesso
tipo di “consenso”.
Esponenti della società civile e analisti iracheni fanno
notare come un eventuale accordo tra vincitori e vinti delle
elezioni del 10 ottobre – segnate da una scarsissima affluenza
alle urne – renderebbe vano di fatto il segnale di cambiamento
espresso dagli elettori.
Questi, proseguono le analisi comparse in questi giorni sui
media di Baghdad, hanno bocciato in maniera clamorosa l’operato
delle milizie armate filo-iraniane, promuovendo non solo i
sadristi ma anche gruppi emergenti della società civile (come il
movimento Imtidad, 9 seggi), affermatisi alla luce delle
proteste anti-governative scoppiate in Iraq nell’autunno del
2019. (ANSAMed).
Fonte Ansa.it