(ANSA) – LONDRA, 08 GIU – Sarà Paul Givan, 39 anni, il
prossimo first minister del governo locale dell’Irlanda del Nord
dalla settimana prossima, in rappresentanza degli unionisti
protestanti del Dup. La designazione è stata formalizzata oggi
dal leader dello stesso Dup, Edwin Poots, eletto nei mesi scorsi
al posto della ex numero uno del partito e first minister
uscente Arlene Foster sullo sfondo di una rivolta interna
all’insegna del ringiovanimento, ma anche di una piattaforma
politica spostata ancor più a destra e su posizioni ancor più
tradizionaliste su alcuni temi.
Givan, deputato locale ed ex ministro, è un fedelissimo di
Poops, che ha scelto di dedicarsi per ora solo alla guida del
partito. E la sua nomina al vertice del governo regionale di
Belfast non dovrebbe essere in discussione visto che la poltrona
di first minister spetta per prassi agli unionisti in base agli
storici accordi di pace del Venerdi’ Santo 1998; anche se la
coalizione di unità nazionale con gli alleati-nemici
repubblicani cattolici dello Sinn Fein andrà ricostituita ora da
zero con la suddivisione dei ministeri e l’indicazione di una
personalità di quest’ultima formazione per il ruolo di
vicepremier. Partita non scontata dato che Paul Givan, come
Edwin Poots, è noto per avere posizioni ancor più radicali di
quelle della Foster su temi quali la promozione
dell’insegnamento del creazionismo a scuola o il no
all’apprendimento curriculare fra i banchi dell’Irlanda del Nord
britannica dell’irlandese (gaelico) come seconda lingua dopo
l’inglese.
Sullo sfondo dello scossone politico continuano inoltre a
pendere le tensioni legate all’impatto del protocollo post
Brexit sull’Irlanda del Nord sottoscritto nei mesi scorsi da
Londra con Bruxelles a tutela del mantenimento dei confini
aperti fra Belfast e Dublino – e oggetto di nuovi colloqui
spinosi con recriminazioni reciproche fra l’Ue e il governo
centrale britannico di Boris Johnson proprio in questi giorni –
sul destino dei legami fra Ulster e resto del Regno Unito.
Tensioni sfociate nei mesi scorsi anche nella riaccensione di
fiammate di disordini e violenza. (ANSA).
Fonte Ansa.it