Israele approva inchiesta su scandalo acquisto sottomarini

(ANSA) – TEL AVIV, 23 GEN – In Israele il governo a larga
maggioranza ha approvato la costituzione di una Commissione di
inchiesta statale sulla vicenda del passato acquisto di
sottomarini e navi dalla Germania, considerato uno dei maggiori
casi di corruzione del Paese.
    La storia è anche nota nei tribunali come ‘Caso 3000’, per il
quale è stato tirato in ballo anche l’ex premier Benyamin
Netanyahu, che si è sempre dichiarato innocente e che finora non
ha avuto coinvolgimenti giudiziari.
    Nella votazione si è astenuto il premier, Naftali Bennett,
mentre ha votato contro il ministro dell’Interno, Ayelet Shaked:
entrambi dello stesso partito ‘Yamina’, che prima del nuovo
governo era vicino al Likud.
    La Commissione di inchiesta sulla vicenda – per la quale per
mesi dimostranti hanno manifestato davanti alla residenza a
Gerusalemme di Netanyahu quando era premier – è stata fortemente
voluta dal ministro degli esteri, Yair Lapid, e da quello della
difesa, Benny Gantz, che ne hanno fatto un tema della scorsa
campagna elettorale. La Commissione dovrà indagare sulle
procedure che portarono tra il 2009 e il 2016 all’acquisto dalla
ThyssenKrupp di 3 sottomarini, 4 navi di difesa e 2 vascelli
anti sottomarini. Finora per questo sono stati già inquisiti
numerosi personaggi vicini a Netanyahu. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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