(ANSA) – TEL AVIV, 24 DIC – Il governo israeliano ha messo a
punto un progetto ambizioso per l’estensione della presenza
ebraica nelle alture del Golan e si appresta ad approvarlo
domenica in una seduta straordinaria del governo. “Si tratta non
solo di progetti pratici – ha affermato il premier, Naftali
Bennett – ma c’è anche un elemento dichiarativo importante. Il
Golan non è più in discussione. In Israele c’è un consenso che
va dalla destra alla sinistra, ossia che il Golan è nostro”.
Il quotidiano Israel ha-Yom ha anticipato che Israele
progetta di raddoppiare la popolazione ebraica del Golan con
l’aggiunta di 23 mila persone. Il progetto include la
costruzione di due nuovi insediamenti, Assif e Meitar, ciascuno
dei quali avrà 2.000 alloggi. Ingenti fondi saranno inoltre
investiti per fare del Golan “il centro principale di energia ‘verde’ in Israele”. “Vogliamo trasformare il Golan – ha
spiegato Bennett al giornale – in una zona dinamica e
prosperosa, che attragga le giovani coppie”.
Israele ha occupato il Golan nella guerra dei sei giorni
(1967) e nel 1981 vi ha esteso a propria legislazione. Nel 2019
gli Usa hanno riconosciuto il Golan quale parte integrante di
Israele. (ANSA).
Fonte Ansa.it