Israele: ‘Giorno paralisi’, nuove proteste contro la riforma

(ANSA) – TEL AVIV, 23 MAR – Sit-in sotto le abitazioni di
esponenti del governo, cortei, blocchi stradali, scontri con la
polizia e arresti stanno segnando l’ennesima protesta nazionale
in molte parti di Israele contro la riforma giudiziaria del
governo di Benyamin Netanyahu. La tensione maggiore è a Tel Aviv
dove, secondo i media, finora sono state arrestate 18 persone
nell’ambito dei cortei con blocchi stradali e degli scontri con
la polizia in centro città. In quello che è stato chiamato dagli
organizzatori delle proteste ‘Giorno della paralisi’,
manifestanti hanno inscenato dimostrazioni sotto le case del
leader religioso di Shas Aryeh Deri, ex ministro della sanità e
dell’interno del governo condannato più volte per reati fiscali,
fatto dimettere dalla Corte Suprema e che una legge in corso di
approvazione alla Knesset ad iniziativa della maggioranza vuole
ora reinsediare all’esecutivo.
    Lo stesso è avvenuto sotto la casa del ministro
dell’educazione Yoav Kisch. Nel frattempo è stata rilasciata
Shikma Bressler, una delle leader delle proteste che la polizia
aveva fermato nelle passate ore. Manifestazioni sono segnalate a
Gerusalemme, ad Ashdod, Raanana, Bnei Brak dove un gruppo di
riservisti dell’esercito ha protestato per la seconda volta nel
rione ortodosso. All’aeroporto Ben Gurion sono previste
dimostrazioni in contemporanea con la partenza del premier
Netanyahu per Londra in visita di stato, quarta tappa dopo
Parigi, Roma, Berlino. Proteste anche davanti al ministero della
difesa a Tel Aviv (unico dicastero a non essere a Gerusalemme)
dove alcuni parenti di soldati israeliani caduti in servizio
hanno protestato contro la riforma. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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