(ANSA) – ROMA, 08 OTT – Sono 407 i pazienti deceduti
SARS-CoV-2 positivi di età inferiore ai 50 anni pari all’1% del
totale di 36.008. In particolare, 89 avevano meno di 40 anni e,
di questi, 14 non avevano diagnosticate patologie di rilievo. E’
quanto emerge dal Report sulle caratteristiche dei pazienti
deceduti positivi all’infezione da Sars-Cov-2 in Italia,
realizzato dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss), aggiornato
al 4 ottobre e che mostra come nei tre mesi estivi sia anche
aumentata l’età media dei decessi. “Il dato – scrive l’Iss in un
tweet – può essere spiegato da maggiori conoscenze
sull’infezione e maggiori capacità di cura”.
L’età media dei pazienti deceduti e positivi a Sars-Cov-2 è
80 anni ed è più alta di oltre 25 anni rispetto a quella di
coloro che hanno contratto l’infezione.
Mettendo a confronto le caratteristiche dei decessi nei 2
trimestri marzo-maggio e giugno-agosto 2020, emrge dal Rapporto
Iss, si nota come nel secondo trimestre aumenta leggermente
l’età media (da 77,8 a 81,7 anni) e aumentano i decessi di
persone con 3 o più patologie preesistenti, soprattutto
fibrillazione atriale e demenza, più che raddoppiate.
L’insufficienza respiratoria è stata la complicanza più
comune nei pazienti deceduti (94,7% dei casi), seguita da danno
renale acuto (23,2%), sovrainfezione (18,2%) e danno miocardico
acuto (10,9%). La terapia antibiotica è stata comunemente
utilizzata nel corso del ricovero (86,6% dei casi), meno usata
quella antivirale (57,9%), più raramente la terapia con
corticosteroidi (43,5%). In 1138 casi (26,3%) sono state
utilizzate tutte e tre le terapie. (ANSA).
Fonte Ansa.it