(ANSA) – ROMA, 15 GIU – Nel 2021, sono in condizione di “povertà assoluta” poco più di 1,9 milioni di famiglie (7,5% del
totale da 7,7% nel 2020) e circa 5,6 milioni di individui (9,4%
come l’anno precedente). Lo indica l’Istat, sottolineando che
pertanto, la povertà assoluta “conferma sostanzialmente i
massimi storici toccati nel 2020, anno d’inizio della pandemia
dovuta al Covid-19”. Sono poco meno di 1,4 milioni i minori in
povertà assoluta (14,2%).
La causa di questa sostanziale stabilità, spiega l’Istat, è
imputabile a diversi fattori, in particolare, ad un incremento
più contenuto della spesa per consumi delle famiglie meno
abbienti (+1,7% per il 20% delle famiglie con la capacità di
spesa più bassa, ossia la quasi totalità delle famiglie in
povertà assoluta) che non è stato sufficiente a compensare la
ripresa dell’inflazione (+1,9% nel 2021), in assenza della quale
la quota di famiglie in povertà assoluta sarebbe scesa al 7,0% e
quella degli individui all’8,8%. I maggiori consumi, dunque, non
compensano l’inflazione. (ANSA).
Fonte Ansa.it