(ANSA) – ROMA, 15 LUG – L’Istat conferma nei dati definitivi
che l’Italia è in deflazione anche a giugno. L’indice dei prezzi
al consumo (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un calo dello
0,2% su base annua (come nel mese precedente) e un aumento dello
0,1% su base mensile. “La flessione dei prezzi al consumo su
base annua, registrata per il secondo mese consecutivo, continua
ad essere il prodotto di spinte contrapposte: quelle
deflazionistiche provenienti dai prezzi dei beni energetici e
quelle al rialzo dei beni alimentari, per la cura della casa e
della persona”, commenta l’Istat.
I prezzi del cosiddetto carrello della spesa continuano
infatti a crescere, del 2,1%, in controtendenza rispetto
all’inflazione, ma rallentano il ritmo dal 2,4% di maggio.
Prosegue la corsa, invece, la frutta fresca che vede un
incremento dell’11,5% dopo il +7,9% del mese precedente.
L'”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli
alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici
decelerano rispettivamente da +0,8% a +0,7% e da +1,0% a +0,9.
Mentre l’inflazione acquisita per il 2020 è pari a zero. (ANSA).
Fonte Ansa.it