(ANSA) – ROMA, 26 GIU – Balza nel primo trimestre di quest’anno al 10,8% il rapporto tra deficit e Pil. Lo rileva l’Istat, ricordando che nello stesso periodo del 2019 si fermava al 7,1%. L’incidenza dell’indebitamento sul Prodotto interno lordo “è sensibilmente aumentata” per “la riduzione delle entrate e l’aumento delle uscite”. Per quanto riguarda la “riduzione delle entrate”, l’Istat rivela anche che nello stesso periodo la pressione fiscale è stata pari al 37,1% cioè in crescita di 0,5 punti percentuali. Per quanto riguarda l”aumento delle uscite” queste includono – spiega lo stesso Istat – “le spese straordinarie per cassa integrazione guadagni e varie tipologie di indennità relative al mese di marzo”, stanziate per affrontare l’emergenza. Le uscite complessive delle amministrazioni pubbliche crescono del 3,8% su base annua e la loro incidenza sul Pil, pari al 51,7%, sale, sempre in termini tendenziali, di 4,4 punti percentuali. Le entrate totali sono invece diminuite del 3,6%, anche se la loro incidenza sul Pil è risultata al 40,8%, in crescita di 0,5 punti percentuali.
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