Dopo l’aumento di agosto, le
esportazioni verso i paesi extra Ue registrano a settembre
un’ampia flessione congiunturale (-6,9%); in calo anche le
importazioni (-2,1%). Su base annua l’export flette del 7,2% e
l’import registra una forte contrazione (-32,3%), generalizzata
e più ampia per energia (-49,7%) e beni intermedi (-26,2%). Lo
indica l’Istat nelle stime sul commercio estero con i paesi
extra Ue.
La dinamica su base mensile dell’export è comunque “condizionata dalle operazioni occasionali di elevato impatto
(cantieristica navale) registrate il mese precedente, al netto
delle quali la flessione si riduce a -2,2%”, spiega l’Istat.
Su base annua, la flessione dell’export investe quasi tutti i
principali partner extra Ue27 ed è spiegata per oltre un terzo
dalla riduzione delle vendite verso gli Stati Uniti; mentre
quella dell’import, molto più ampia, è dovuta per oltre la metà
alla contrazione degli acquisti da Russia, Cina e paesi Opec.
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Fonte Ansa.it