Italia all’Onu per favorire negoziati su diritti umani nel cyber

(ANSA) – ROMA, 11 MAG – Tutelare nel mondo cyber libertà di
espressione, privacy e discrezionalità del diritto penale:
l’Italia potrà avere un ruolo importante come mediatore nelle
discussioni che prenderanno il via nei prossimi mesi alle
Nazioni Unite per formulare una nuova convenzione internazionale
sul cybercrime. A dirlo è Matteo Lucchetti, direttore del centro
di competenza nazionale di Roma sulla cybersecurity Cyber 4.0 in
occasione della Cyber Crime Conference di Roma organizzata da
Ict Security Magazine.
    “La nuova Convenzione Onu sarà decisiva per una definizione
di cybercrime condivisa e basata sul rispetto dei diritti
fondamentali e su una visione di Internet come spazio aperto e
libero”, ha detto Matteo Lucchetti.
    L’evento che riunisce alcuni dei maggiori esperti
internazionali, ricercatori e industriali del settore vede come
uno dei temi centrali quello dei diritti, in particolare il
rischio che la cyber sicurezza si trasformi in un’arma,
soprattutto in paesi afflitti da guerre o tensioni politiche,
per restringere la libertà di espressione della privacy, della
discrezionalità del diritto penale. Nei prossimi mesi le Nazioni
Unite apriranno le discussioni per una nuova convenzione
condivisa sul cybercrime per superare la precedente che risale a
oltre 20 anni fa. “Per fronteggiare il cybercrime servono
strumenti di cooperazione internazionale, basati su trattati
legali, affinché le prove raccolte siano utilizzabili nei
tribunali e non solo come informazioni di intelligence”, ha
osservato il direttore di Cyber 4.0. “L’Italia può fare molto
per favorire le negoziazioni – ha aggiunto Lucchetti – dove in
competizione ci sono una visione chiusa e statocentrica di
Internet come un luogo di frontiere e quella di Internet come un
luogo libero, inclusivo e di collaborazione”. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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