A fine giugno 2023 l’Italia
aveva speso e rendicontato a Bruxelles solo uno sugli oltre
sette miliardi disponibili del programma operativo nazionale ‘Sistemi per le politiche attive per l’occupazione’ del ciclo di
programmazione 2014-2020 della Politica di Coesione. E’ quanto
emerge da un’analisi dei dati pubblicati sul portale Cohesion
Data della Commissione europea. In Italia, ha detto una
portavoce della Commissione europea, “l’esecuzione di alcuni
programmi operativi 2014-2020 rimane problematica, soprattutto
per quanto riguarda i fondi aggiuntivi di React-Eu nei programmi
nazionali”. Il nostro Paese è stato uno dei principali
beneficiari del React-Eu aggiudicandosi risorse aggiuntive per
14,4 miliardi. Il programma ha assegnato le risorse aggiuntive
ai 27 Stati membri tra il 2021 e il 2022, nell’ambito del piano
europeo di ripresa dopo la pandemia di coronavirus e, in
particolare, ha portato 4,7 miliardi in più a disposizione del
programma italiano per le politiche per l’occupazione. Tale
incremento è tra i fattori che hanno influenzato l’attuazione
dei fondi di coesione, anche a livello europeo. Infatti, ha
sottolineato la portavoce, “i ritardi nell’esecuzione del
periodo 2014-2020 non riguardano solo l’Italia” e sono dovuti
anche al rallentamento dell’attività economica causato del
Covid-19 e della guerra in Ucraina. Elementi che hanno aumentato
la pressione sui bilanci pubblici, limitando l’erogazione del
cofinanziamento nazionale.
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Fonte Ansa.it