(ANSA) – ROMA, 20 SET – Dieci anni fa ha dato l’addio alle
scene (con l’unica eccezione del disco con Mina di due anni fa
che porta i loro nomi), ma Ivano Fossati non ha mai abdicato al
suo ruolo di intellettuale raffinato, artista schivo e musicista
d’eccezione, capace di lasciare il segno con una musica d’autore
che ha attraversato oltre 40 anni. Il 21 settembre Fossati
compie 70 anni (è nato nel 1951 a Genova, e non si può negare
l’influenza che ha avuto sulla sua formazione la scuola
genovese), ma la sua lezione di viaggiatore perennemente alla
ricerca di nuove rotte e percorsi da inseguire incide ancora in
modo profondo nella cultura musicale italiana. L’inizio della carriera di Fossati cade giusto 50 anni fa
(era il 1971) con i Delirium. E’ l’epoca del Progressive
italiano e la band – l’anno successivo – lascia un’impronta
importante nella storia del Festival di Sanremo con Jesahel. Ma
l’avventura dura poco e da lì a breve Fossati lascia il gruppo
per iniziare il suo percorso solitario, sempre difendendo la sua
indipendenza intellettuale e creativa e tenendosi lontano dai
più scontati circuiti mediatici e di mercato. Artista poliedrico, Fossati ha scritto non solo per sé, ma ha
regalato pezzi di vera poesia per altri: da “Un’emozione da
poco” con cui una 17enne Anna Oxa debuttava all’Ariston nel 1978
a “Non sono una signora”, manifesto rock di Loredana Bertè
datato 1982, passando per “Pensiero Stupendo”, portata al
successo da Patty Pravo (1978). C’è poi la collaborazione con
Mia Martini, con la quale ebbe una lunga relazione, dalla quale
nacquero brani come “E non finisce mica il cielo” (1982), “La
costruzione di un amore” (1978). Ha collaborato a Scacchi e
tarocchi di Francesco De Gregori, scritto Anime Salve insieme a
Fabrizio De Andre’ e, con lui, collaborato a Le nuvole, firmato
brani per Mina, Zucchero, Ornella Vanoni, Tiziano Ferro. Un
ruolo fondamentale lo ha avuto anche nella carriera di Fiorella
Mannoia: un sodalizio iniziato nel 1988 quando l’interprete
romana portò a Sanremo “Le notti di maggio” e che passa anche
dal grande successo de “I treni a vapore”. (ANSA).
Fonte Ansa.it