(ANSA) – NEW YORK, 17 OTT – Per paura del padre, omofobo e
razzista, Kevin Spacey non è riuscito per anni a fare outing
come gay. Lo ha detto l’attore, sotto processo a New York per
molestie sessuali.
“Mio padre era un suprematista bianco e un neonazista”, ha
detto l’attore due volte premio Oscar a proposito del genitore,
Thomas Fowler: “Non ho mai parlato pubblicamente di queste cose.
Sono cresciuto in una famiglia dalle dinamiche particolari”, ha
aggiunto.
Spacey deve rispondere a New York di aver molestato nel 1986
un altro attore, Anthony Rapp, quando quest’ultimo aveva appena
14 anni. Nella sua testimonianza Rapp, che chiede un
risarcimento di 40 milioni di dollari, ha dato a Spacey del
bugiardo per non aver mai dichiarato pubblicamente il suo
orientamento sessuale.
“Chiamare qualcuno un bugiardo è dire che qualcuno vive nella
menzogna”, ha detto l’attore: “Non era questo il mio caso. Non
vivevo una menzogna. Però ero riluttante di parlare della mia
vita privata”.
Kevin Spacey era uno degli attori più ricercati di Hollywood
quando è scoppiato lo scandalo delle molestie sulla scia delle
accuse a Harvey Weinstein. Le accuse di Rapp nel 2017 avevano
indotto Netflix a licenziarlo in tronco dalla serie ‘House of
Cards’ e la sua carriera è finita da un giorno all’altro su un
binario morto. (ANSA).
Fonte Ansa.it