(ANSA) – ROMA, 09 GIU – Bombardato per due volte
dall’esercito russo tra ieri sera e la notte scorsa l’impianto
chimico Azot a Severodonetsk, dove si sono rifugiati circa 800
civili, 200 dipendenti e circa 600 residenti. Almeno due
officine sono state colpite, tra cui una per la produzione di
ammoniaca. Lo riferisce il capo dell’amministrazione militare
regionale del Lugansk Sergiy Gaidai, riportato da Ukrinform, ma
non ci sono informazioni sulla sorte dei civili. Dentro la
fabbrica ci sarebbero anche alcune unità militari ucraine che,
secondo i combattenti filorussi, sarebbero arretrati in seguito
all’assalto dell’esercito di Mosca. (ANSA).
Fonte Ansa.it