La guerra in Ucraina sta passando il “punto di non ritorno” in termini di conseguenze per l’Europa e
nessun Paese europeo “rimarrà indenne” se il conflitto non avrà
un esito giusto: lo ha detto il premier ucraino Denys Shmyhal in
un’intervista a Euractiv.
Il presidente russo Vladimir “Putin conta sull’erosione della
nostra unità: dobbiamo deluderlo e dobbiamo essere uniti tutto
il tempo necessario per vincere questa guerra”, ha affermato
Shmygal, sottolineando la necessità di “salvare l’unità dell’Ue,
all’interno dell’Ucraina e all’interno degli Stati membri
dell’Ue”.
Nel frattempo, ha sottolineato, Kiev “ritiene che potrà
avviare i negoziati di adesione (all’Ue, ndr) nella prima metà
di quest’anno”. l presidente del Consiglio Europeo, Charles “Michel ha definito il 2030 come possibile obiettivo per un
ulteriore allargamento dell’Ue, ma faremo del nostro meglio per
l’Ucraina possa affinché questo avvenire prima, subito dopo la
nostra vittoria” sulla Russia, ha sottolineato Shmyhal.
Tuttavia, il conflitto sta “attraversando un punto di non
ritorno”, ha ammonito quando gli è stata chiesta una valutazione
della situazione attuale. “Nessun Paese rimarrà indenne” nel
caso in cui non ci fosse un giusto esito della guerra, ha
aggiungendo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA
Fonte Ansa.it