(ANSA) – MOSCA, 08 SET – La dissidente bielorussa Maria
Kolesnikova non ha attraversato la frontiera ucraina perché
durante “il tentativo di deportazione di fatto” all’estero
contro la sua volontà ha strappato il suo passaporto: lo
sostiene una fonte citata dall’agenzia Interfax-Ukraina.
“Durante il tentativo di una deportazione di fatto – ha detto la
fonte – ha strappato il passaporto e non poteva essere lasciata
entrare dalle guardie di frontiera in territorio ucraino”.
Per il vice ministro dell’Interno ucraino Anton Gherashchenko
la dissidente “ha compiuto atti per prevenire il suo spostamento
attraverso la frontiera” con l’Ucraina . “Non è stata una
partenza volontaria, era una deportazione coercitiva dal Paese
natio”, ha affermato Gharashchenko, secondo cui “non si è
riusciti a deportarla perché questa donna coraggiosa ha compiuto
atti per prevenire il suo spostamento attraverso la frontiera”
ed “è rimasta in territorio bielorusso. Tutta la responsabilità
sulla sua vita e salute ricade personalmente su Lukashenko”
(ANSA).
Fonte Ansa.it